Lunedì 27 novembre
condizioni metereologiche: nebbia/grigio/pioggerellina fetida
condizioni psicologiche paillettes: fuoco alle terga
Dopo esserci accorte che mancava meno di un mese al nostro spettacolo, ci siamo improvvisamente trasformate in efficenti donne manager dello spettacolo. Alle ore sette, tutte incredibilmente puntuali ci presentiamo alle officine cariche di oggetti inconsueti (lenzuola, gomitoli di lana, un triangolo...) e di adrenalina. Ci diamo da fare a sistemare un po' di scenografia, saremo molto-mooolto minimalchic, e insistiamo sul dialogo di Augu/Bru che apre lo spettacolo e che sarà quindi quello che farà decidere alla gente se restare, lanciarci delle bottiglie di birra come nei Blues Brothers o andare a casa. Scopriamo di poter avere addirittura un tecnico luci, che fa sempre figo avere un tecnico luci (grazie Simo).
Le risate non mancano mai, nè i momenti di pura ilarità, soprattutto quando Laura mette in pratica i suoi momenti di teatro-verità. Dopo quasi due ore di prove sono le sette e abbiamo fame. Sfatiamo quindi subito il mito delle attrici che non mangiano mai durante le loro performance. Ovvero, dovrebbe essere così ma la fame è tanta e le piadine e i panini di stefano costituiscono una tentazione irrinunciabile. Dopo cena recupero Pier, il nostro cammeo maschile che presterà voce e corpo a Lettere a Babele (e a chiunque resti ammaliato dalle sue doti attoriali). Si unisce a noi il Simo tecnico audio/video, perchè c'abbiamo anche gli audiovideo noi, mica siamo una compagnia di belle senz'anima. E' la volta della prima prova generale.
Siamo stanche e tramortite ma anche soddisfatte. Sembra uno spettacolo "vero" e sembra possibile sistemare tutto prima del 21.
Incrociamo le dita
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